La valorizzazione turistica del prodotto enogastronomico.

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La valorizzazione in chiave turistica dei prodotti di un territorio richiede un lungo processo di riconoscimento collettivo del valore a loro attribuito da parte delle società. Ciò significa avviare un percorso interpretativo e comunicativo in virtù del quale un bene territoriale possa effettivamente tradursi in risorsa per lo sviluppo territoriale. In questo contesto la comunicazione diventa una arena aperta su due fronti: da un lato quella interna alle “comunità di progetto” (rappresentate dalle reti degli attori socio-economici) dall’altro quella rivolta verso l’esterno, finalizzata ad intercettare i flussi della comunicazione di massa.

Questo il tema centrale della prossima lezione di #TESR che si terrà il prossimo 1 dicembre (stesso luogo, stessa ora di sempre) e che vedrà il prezioso contributo di Emiliana Dell’Arciprete, esperta di turismo e social media e founder del blog Abruzzo4foodies

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Progettare l’offerta di turismo esperienziale

diapositiva1Con convinzione sempre più crescente, il prodotto turistico delle aree rurali si va imponendo come “prodotto-area”, inteso come output di un lavoro di progettazione territoriale in grado di sviluppare innovazione e capacità gestionali di tipo collaborativo. Ciò partendo dal presupposto che, perchè i turisti possano trovare soddisfatto il proprio desiderio di esperienza, la destinazione deve configurasi come il contesto di vita di una comunità locale, che a sua volta diventa il contesto esperienziale dei turisti.

Si richiede perciò un processo di gestione strategica del territorio, ossia un insieme di azioni necessarie a conseguire una visione condivisa e a superare le logiche di conflitto interno, a partire dalla attivazione delle risorse locali. Di questi argomenti e di come si progetta un’offerta di turismo esperienziale si parlerà nel corso della prossima lezione di #TESR del 24 novembre. Il dibattito e la riflessione saranno alimentati grazie alla presenza degli ospiti Christian Moscone e Paolo Setta, tra i fondatori della Cooperativa “Il Bosso”, con sede a Bussi, nel cuore della Valle del Tirino (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).

Turismo rurale: domanda e organizzazione dell’offerta

Nel corso degli ultimi anni il turismo ha attraversato un periodo di grandi cambiamenti che hanno coinvolto non soltanto le pratiche di viaggio ma anche la percezione dei luoghi e delle destinazioni. Le aree rurali in particolare sono state investite di nuovi significati e valori connessi sia ad una crescente sensibilizzazione verso la coscienza ambientale che anche ad un profondo desiderio di ritrovarsi immersi in atmosfere dal “sapore locale”. La stessa idea di ruralità ha iniziato ad essere interpretata come una risorsa e a rivestire un potere particolarmente attrattivo. Al punto tale che alcuni autori hanno ormai ipotizzato l’emergere di un “nuovo turismo rurale”. Di questi temi – e di come il territorio si può organizzare per pianificare ed elaborare un’offerta in grado di soddisfare al meglio la domanda – si parlerà nel corso dell’incontro del prossimo 17 novembre, nell’ambito del Corso di Turismo enogastronomico e sviluppo rurale. Il dibattito e la riflessione saranno alimentati grazie alla presenza degli ospiti Alessio di Giulio e Marco Polvani, esperti di sviluppo locale, nonché gestori della struttura ricettiva Torre del Cornone e del Centro di Educazione Ambientale Ilex, nel borgo di Fontecchio (AQ).

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Tourism transition, nuovi turismi e sviluppo rurale

Questa prima lezione di introduzione è stata dedicata all’analisi dei concetti portanti del corso quali quello di territorio, di ruralità, di sviluppo, di risorsa territoriale, di autenticità simbolica, per citarne alcuni. Si sono inoltre illustrati gli obiettivi didattici che il corso si pone, in termini di studio delle strategie e delle azioni da mettere in campo per progettare dei percorsi di sviluppo turistico in grado di trasferire il valore dell’ identità rurale nei prodotti e nei servizi del territorio.

Scarica qui le slide della lezione

#TESR_uniTe aggiornamenti

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Dopo la sospensione della didattica connessa ai recenti eventi sismici che hanno colpito il Centro-Italia, le lezioni del corso di Turismo enogastronomico e sviluppo rurale (TESR) riprenderanno regolarmente il prossimo giovedì 10 novembre, alle ore 15.30 in aula 27 presso la sede della Facoltà di Bioscienze  a Colleparco, Teramo.

Scarica qui il calendario aggiornato degli incontri 

Turismo enogastronomico e sviluppo rurale #TESR

diapositiva1Il prossimo giovedì 20 ottobre presso la Facoltà di Bioscienze e tecnologie alimentari ed ambientali dell’Università di Teramo avrà inizio la terza edizione del Corso in “Turismo enogastronomio e sviluppo rurale” #TESR_unite

Durante le lezioni verranno affrontate molte delle tematiche inerenti il rapporto tra sviluppo rurale e turismo, alla luce soprattutto dei recenti cambiamenti avvenuti nelle scelte turistiche. Rivolto agli studenti dei Corsi di laurea in Scienze e tecnologie alimentari e di Viticoltura ed enologia, il corso intende fornire delle occasioni di riflessione e di approfondimento sul concetto di multifunzionalità dell’impresa agricola e sul ruolo delle produzioni agroalimentari nella valorizzazione del territorio. Al fine di introdurre gli allievi in modo più diretto e pratico alle problematiche di natura professionale, le lezioni saranno approfondite attraverso l’analisi di particolari case history di successo. Questa scelta, che intende perseguire modalità didattiche impostate su un’idea di active learning, sarà valorizzata dalla presenza di alcuni ospiti/testimonial, professionisti dei settori di interesse del corso, i quali metteranno a disposizione dei frequentanti la loro esperienza professionale, evidenziando le opportunità offerte dalle nuove forme di economia rurale e le strategie di attivazione delle risorse locali, in una chiave di sviluppo turistico.

Gli incontri saranno tematici e saranno introdotti dalla docente. Una parte delle lezioni sarà invece dedicata all’intervento degli ospiti, che saranno intervistati anche dagli studenti stessi, sulle tematiche affrontate nell’introduzione.

Scarica qui il programma del corso 2016-2017

Dal #downshifting all’Oscar

di Rita Salvatore

casale il baronetto premio legambiente 2016Avevo sentito parlare di loro. Il mio cammino aveva incrociato la loro storia un giorno quando, presa dalla curiosità, ero andata a sbirciare sulla mappa delle Destinazioni Umane , per vedere chi si fosse candidato in Abruzzo. Poi, ho avuto il piacere di incontrare di persona Josef e Jasmine e di invitarli come ospiti al mio corso su “Turismo enogastronomico e sviluppo rurale” #TESR affinché potessero raccontare la loro interessante esperienza agli studenti.

Josef e Jasmine si autodefiniscono #downshifter, ma non sono “anti-sviluppisti in erba”, né seguaci dell’affascinante trend del momento. Sono una coppia (molto affiatata) di persone “mature” che, dopo aver viaggiato per il mondo e dopo aver sviluppato una professionalità nel campo delle rinnovabili e non solo (anche in tempi non sospetti), ha scelto l’Abruzzo come meta designata a realizzare il loro sogno di sempre: liberarsi dello scambio monetario ed intraprendere una vita all’insegna del dono e del baratto. Hanno comprato un piccolo appezzamento in provincia di Teramo (credo l’ultimo acquisto che abbiano fatto) e lì hanno costruito la loro nuova casa. Che è anche un B&B, ma non un B&B qualunque. Casale il Baronetto , infatti, è un edificio realizzato in totale autosufficienza energetica, con pieno recupero delle acque piovane e reflue, in cui gli ospiti possono partecipare alle attività che caratterizzano la vita quotidiana di Josef, Jasmine e delle loro figlie: dalla cura dell’orto e dell’ambiente circostante, alla cucina, allo scambio di beni con gli altri abitanti della zona.  E altro ancora.

Ora, dopo un anno trascorso ad inventare, progettare, riciclare, intessere relazioni con tutte le associazioni sensibili alle tematiche che stanno loro a cuore, è arrivato anche un primo importante riconoscimento, perché in occasione della ultima edizione di BIT, Legambiente ha deciso di riconoscergli l’Oscar dell’Ecoturismo 2016, con la seguente motivazione:

per la gestione particolarmente attenta all’ambiente e alla salvaguardia del territorio, e per la promozione di uno stile di vacanza in armonia con la natura.

casale il baronetto premio legambiente 2016 josef

Immagino, ovviamente, non si tratti  di un punto di arrivo, ma della prova che si sta percorrendo la strada giusta. #cambiaresipuò