I primi risultati della ricerca-azione legata al progetto AbruzzoLento sono stati presentati nel corso della undicesima conferenza della Associazione Europea di Sociologia, che quest’anno è stata ospitata all’interno del nuovo Campus Einaudi dell’Università di Torino. Hanno preso parte all’evento oltre 2500 ricercatori provenienti da tutta Europa per affrontare temi inerenti la crisi e il cambiamento sociale. I loro contributi sono stati selezionati da una apposita commissione scientifica e presentati nell’ambito di 34 diversi Research Network (RN). AbruzzoLento è stato al centro di una relazione ospitata dal RN7 (Sociology of culture) nella sessione dedicata al concetto di “Cultured space”.
#AternoLento
In questa categoria sono pubblicati gli articoli inerenti AternoLento: un percorso di animazione territoriale che ha condotto alla definizione partecipata di un insieme di itinerari interamente percorribili a cavallo (ma anche a piedi e/o in bici). Gran parte dei tragitti percorribili partono dalla Valle Peligna e, attraverso la Valle Subequana, raggiungono la città dell’Aquila, ripercorrendo in parte quello che fu il cammino di Pietro da Morrone, quando nell’agosto del 1294 a dorso di un asino si dirigeva verso L’Aquila per essere incoronato come Papa Celestino V.
Test #1 del percorso
In data 18 maggio 2013 è stato effettuato un primo test del percorso a cavallo, a piedi ed in bici sul tratto iniziale dell’itinerario AternoLento, ossia il passaggio dalla Valle Peligna alla Valle dell’Aterno.
PARTENZA
Alle ore 9,30 il team, composto da tre cavalieri, un podista e due cicloamatori, si è incontrato presso il Circolo ippico Contrada Orsa (N42°06.436’ E013°53.858’) a quota 370mt nei pressi di Pratola Peligna e punto di partenza dell’itinerario.
Progetto AbruzzoLento: la prima bozza di un pacchetto turistico che promuove Valle Subequana e Valle dell’Aterno
Nasce la prima bozza di pacchetto turistico
20 aprile 2013: Grazie al lavoro svolto dal tavolo di lavoro Nemo che si è formato durante lo spazio aperto di discussione dello scorso 13 aprile, Wolftour ha elaborato la prima bozza di pacchetto turistico nell’ambito dell’itinerario AternoLento. Si tratta di un working in progress sul quale andare ad innestare tutte le proposte, idee, suggerimenti che giungeranno. Obiettivo: essere presenti a Fiera Cavalli Verona con un catalogo, pronti per le prenotazioni! Poi Londra, Berlino… Aspettiamo i vostri comments
20 maggio 2013: grazie alle osservazioni e ai commenti giunti in queste settimane, sia da parte dei partecipanti al tavolo Nemo che da operatori che non erano presenti a Villa Sant’Angelo, ma che hanno mostrato il loro interesse al progetto, abbiamo aggiornato la prima bozza di pacchetto turistico. Si tratta, però, ancora di un “canovaccio” molto draft sulla base del quale continuare a ragionare e dal quale magari tirare fuori anche altri “sottopacchetti” differenziati a seconda del mezzo (cavallo, bici, piedi) utilizzato negli spostamenti.
27 maggio 2013: in seguito ai vostri preziosi interventi abbiamo aggiornato nuovamente il pacchetto. In questi giorni stiamo procedendo con altre verifiche sul percorso insieme alle guide equestri di FITETREC-Ante. Non appena tutto il percorso sarà stato testato, avremo elementi più completi per definire al meglio l’intera offerta. Sarebbe auspicabile convocare un incontro tra il tavolo tecnico e il tavolo Nemo entro la fine di giugno. Fateci sapere le vostre disponibilità.
SCARICA QUI la bozza aggiornata del pacchetto
Spazio aperto di discussione: i primi risultati
BENVENUTI ALLO SPAZIO APERTO DI DISCUSSIONE
Ieri, 13 Aprile 2013 – nell’ambito del progetto di ricerca Slow Travels – si è svolto a Villa Sant’Angelo un primo incontro pubblico per la progettazione partecipata dell’itinerario pilota “AternoLento: sulle tracce di Celestino”. La giornata, nel corso della quale è stato promosso uno spazio aperto di discussione, ha visto una alquanto nutrita partecipazione. Sono stati presenti, oltre agli operatori turistici invitati, alcuni professionisti dello sviluppo locale, sportivi, operatori culturali, liberi cittadini.
Da Villa Sant’Angelo parte il progetto-pilota: AternoLento
AbruzzoLento entrerà nel vivo della progettazione il prossimo 13 aprile. E questo percorso inizierà da qui, da Villa Sant’Angelo, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2009, con la perdita di ben 17 persone, con circa l’86% delle abitazioni private in condizione di inagibilità e con il crollo degli edifici in centro storico. Il “nuovo” Villa Sant’Angelo è oggi “Borgo Trento” un villaggio (a ridosso di quello martoriato dalle scosse) costituito da circa 100 MAP (Moduli Abitati Provvisori), e altri spazi sociali donati alla popolazione dalla Provincia Autonoma di Trento. Nei pressi di Borgo Trento è stata di recente inaugurata una ampia struttura ricreativa, il Centro ricreativo “E. Bafile” , che ospiterà il primo incontro territoriale legato al progetto. Si tratterà di uno spazio aperto di discussione (open space technology) che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori territoriali interessati alla progettazione partecipata del primo itinerario pilota “AternoLento” , con il quale – auspicabilmente – si inaugura una stagione di costruzione partecipata di itinerari a mobilità lenta in Abruzzo.
scheda iscrizione
locandina
INVITO
aternoLento muove i primi passi
Nelle settimane scorse il primo itinerario del progetto Slow travels ha iniziato a muovere i suoi passi iniziali verso la progettazione partecipata di alcuni percorsi eco-turistici che, promuovendo un’idea di tempo libero intimamente connessa a forme di mobilità dolce, aspirano a far vivere il territorio abruzzese all’insegna della lentezza. Lentezza non solo come riappropriazione di un tempo liberato dai ritmi accelerati della quotidianità, ma anche come calmo attraversamento di uno spazio che ancora oggi comunica la sua unicità e la sua straordinarietà attraverso paesaggi ad alto valore naturalistico. Lentezza come “assaporimento” delle micro-storie, quelle che spesso hanno come palcoscenico paesi purtroppo in via di estinzione sociale, poiché abitati da troppe poche persone. Anziani per lo più. Lentezza anche come dimensione riflessiva, che si genera e si alimenta grazie ad un incontro sui generis, tra i soggetti viaggianti e i residenti, tra quelli che hanno voglia di ascoltare e quelli che vogliono raccontarsi. Lasciandomi suggestionare dalle teorie interpretative di geertziana memoria, sarei tentata nel sintetizzare questa idea di lentezza definendola come una sorta di modalità thick di fare turismo. Turismo lento come thick tourism, come esperienza “spessa”, densa, di fare viaggio.